Molti di noi credono che per iniziare ad investire c’è bisogno di un grande capitale. Nulla di più sbagliato, infatti, in realtà si possono ottenere ottimi risultati con piccoli investimenti mensili. Anzi, grazie alla gradualità con cui si entra sul mercato il Piano di Accumulo (PAC) riesce a garantire ai sottoscrittori la tranquillità necessaria per focalizzarsi sui loro obiettivi di lungo termine. Ecco perchè Mario e Anna hanno iniziato questa strategia di investimento, accantonando una piccola somma mensilmente da destinare all’investimento con un orizzonte temporale di 15 anni.
Mario e Anna, due ragazzi di 39 e 38 anni, sono genitori di Giuseppe un ragazzo di 17 anni. Nel 2004 quando nacque Giuseppe i due genitori decisero, avendo un discreto stipendio entrambi, di accantonare una piccola quota del loro risparmio sul conto corrente per il prossimo acquisto importante, o perché comunque nella vita non si sa mai.
Nei primi anni di asilo, Mario e Anna ebbero la fortuna di interfacciarsi con alcuni genitori, uno dei quali, Paolo, svolgeva la professione del consulente finanziario. Un giorno Paolo chiese a Mario e Anna se avessero già pensato a come accumulare capitale per il futuro del loro bambino: gli studi universitari, un alloggio all’estero, l’avvio di un’attività ecc. Mario rispose che, fin dalla nascita di Giuseppe, una parte del loro stipendio viene accantonata sul loro conto corrente. Paolo, sorridendo, iniziò a spiegare ai due che purtroppo, in Italia, molte persone operano in questo modo…sbagliando.
Beneficiare del fattore tempo
Se una scelta viene fatta da molti non significa che sia corretta. In questo modo Paolo spieò ai due genitori alcuni concetti cardini del risparmio, partendo da due punti fermi: i soldi parcheggiati sul conto non fruttano e che il capitale accumulato viene implacabilmente eroso dall’inflazione.
Per loro due, che lavorano e riescono a risparmiare ogni mese qualcosa, una soluzione ideale potrebbe essere un Piano di Accumulo del Capitale (PAC).
Il Piano d’accumulo non rappresenta altro che una modalità per investire in un fondo comune d’investimento senza per forza disporre di un consistente patrimonio iniziale.
Il PAC infatti rappresenta la strategia migliore per beneficiare del fattore tempo, sfruttare al massimo l’interesse composto. Il funzionamento del PAC permette di investire piccole somme con cadenza regolare per partecipare alle opportunità d’investimento dei mercati finanziari riducendo il rischio di sbagliare la tempistica dell’investimento e permettendo di costruire gradualmente un capitale utile a tramutare i propri obiettivi in realtà.
PAC o conto corrente?
Mario e Anna hanno dato retta a Paolo e nel 2007 hanno deciso di attivare un PAC versandovi 100 euro al mese, per un totale di 18.000 euro. Ora, nel 2022, è arrivato il momento di ritirare il loro capitale in vista dell’inizio degli studi universitari del loro primo figlio Giuseppe. Cos’è successo?
Mario e Anna non solo sono riusciti a risparmiare un bel gruzzoletto, ma anche a rivalutarlo e a bilanciare il potere erosivo dell’inflazione. Grazie al loro PAC azionario a fronte di un versamento pari a 18.000 euro hanno ottenuto circa 31.286 euro.
E se avessero continuato a versare i 100 euro mensili sul conto corrente non remunerato? A causa dell’inflazione, si ritroverebbero oggi con un potere d’acquisto di 16.115 euro circa, meno di quello che avrebbero versato. Ora, invece, possono contare su un valido aiuto per coprire le spese destinate al futuro del figlio e, forse, qualcosa di più.
Mario e Anna sono riusciti a coprire le spese iniziali per mandare il loro figlio Giuseppe all’università. Hanno dato valore ai loro risparmi e non sono rimasti fermi a guardare. E prima si inizia meglio è.
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Amerigo Censullo, consulente finanziario
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