Amerigo Censullo

Previdenza Complementare

Il tuo futuro si pianifica nel presente.

cos'è la previdenza complementare

La previdenza complementare è la migliore scelta per accantonare somme con periodicità facoltativa e non obbligatoria, con l’obiettivo di mantenere e/o migliorare il tenore di vita quando si è in pensione. Esistono tanti fondi pensione, occorre fare la scelta giusta e scegliere un fondo pensione di qualità. Puoi chiedermi di analizzare anche il tuo fondo pensione.

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Qual è la situazione pensionistica in Italia?

In Italia le norme attuali prevedono per coloro che accedono ora al mondo del lavoro la pensione arriverà a 71 anni per effetto del regime introdotto nel 1995 che adegua le prestazioni pensionistiche all’aspettativa di vita e alla crescita con una disparità importante tra lavoratori autonomi e dipendenti con la stessa anzianità contributiva. 

Un’altra conseguenza del sistema pensionistico italiano è l’abbassamento dell’assegno pensionistico.

Con il sistema attuale, ogni lavoratore riceverà un assegno INPS frutto dei contributi effettivamente versati nel corso della vita lavorativa. Solo i contributi, nulla più.

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Elaborazione del 2023 a cura della Ragioneria di Stato: tassi di sostituzione lordi riferiti a un lavoratore (rispettivamente dipendente o autonomo) con anzianità contributiva di 38 anni al 2040, ipotizzando un tasso medio di crescita del PIL attorno all’1% medio annuo.

prima differenza sostanziale

sei dipendente o lavoratore autonomo?

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Esempio lavoratore dipendente

Mario percepisce come stipendio netto 1400€

• Nel 2040 andrebbe in pensione con 831€. Gap previdenziale 568€.

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Esempio lavoratore autonomo

Laura percepisce come stipendio netto 3000€

• Nel 2040 andrebbe in pensione con 1365€. Gap previdenziale 1635€.

È evidente come la sola pensione pubblica non garantisca il mantenimento del suo tenore di vita.

La soluzione è quella di crearsi una pensione integrativa in modo da consentire al risparmiatore di colmare il gap previdenziale e di avere, quindi, una pensione molto più in linea con il suo tenore di vita.

Tassazione ridotta, deducibilità e altri vantaggi

Il regime fiscale della previdenza integrativa è agevolato rispetto a qualsiasi altro strumento di investimento poiché assicura una deducibilità fiscale fino a :

5164,57 €

Ogni anno puoi dedurre dal tuo reddito imponibile IRPEF i versamenti al fondo pensione, fino a 5.164,57€. Ciò significa che quanto versato, al netto dell’eventuale TFR conferito, contribuisce a diminuire il reddito su cui viene calcolata l’imposta, traducendosi in un risparmio fiscale fino a ben 2.220€.

Inoltre, puoi godere di ulteriori vantaggi:

  • Tassazione annua sui rendimenti agevolata al 20% anziché 26% come negli altri strumenti di risparmio
  • Aliquota decrescente dal 15% al 9% per TFR e anticipazioni per spese sanitarie, invalidità permanente, inoccupazione o riscatto dopo il decesso da parte degli eredi
  • Esenzione da imposta di bollo e di successione

Se percepisci il TFR, puoi alimentare il fondo pensione anche con il trattamento di fine rapporto.

Il TFR è una parte dello stipendio. Circa il 7% e molti, tacitamente, scelgono di rimanere il proprio TFR nell’azienda.

Analizziamo e dimostriamo dati alla mano quanto sia conveniente la scelta di versare il TFR nel fondo pensione rispetto a lasciarlo in azienda.

Lo Stato italiano, consapevole della situazione gravosa del sistema pensionistico italiano, agevola tutti i conferimenti nel fondo pensione e, di conseguenza, anche il versamento del TFR. Dal punto di vista della sicurezza, anticipazione, tassazione e mercato del lavoro, versare il TFR nel fondo pensione è conveniente.

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Analizziamo con un esempio cosa succede lato tassazione

Immaginiamo una persona che abbia accumulato 100.000€ di TFR: quali saranno gli effetti della sua scelta?

AZIENDA: si paga l’aliquota media Irpef degli ultimi 5 anni, ipotizzando che a fine carriera si guadagna di più, pagherà un’aliquota media del 35%. Sul TFR lordo di 100.000€ pagherà tasse per 35.000€, ricevendo così un TFR NETTO di soli 65.000€

FONDO PENSIONE: si paga un’aliquota agevolata, massimo il 15% – minimo il 9%, ipotizzando l’applicazione dell’aliquota media del 12%. Sul TFR lordo di 100.000€ pagherà tasse per soli 12.000€, ricevendo cos’ un TFR NETTO di 88.000€.

Con una scelta lungimirante, la persona che ha deciso di versare il TFR nel fondo pensione potrà contare su 23.000€ in più.

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Una soluzione per tutti

La pensione complementare si presta a raggiungere tante finalità, non solo pensionistiche:

Per goderti gli anni della pensione con serenità, devi pensarci ora!

Per ricevere informazioni e/o aderire al fondo pensione puoi compilare la form qui sotto oppure inviare direttamente una email all’indirizzo info@amerigocensullo.it

FAQ

le domande principali sulla previdenza complementare

Quello che i miei clienti chiedono più spesso riguarda la pianificazione previdenziale, la gestione del risparmio e come garantire una pensione sicura integrando la previdenza complementare.

La previdenza complementare è un sistema di risparmio volontario che integra la pensione pubblica. È fondamentale per mantenere il proprio tenore di vita una volta in pensione, soprattutto considerando che le pensioni future potrebbero non essere sufficienti a coprire le spese quotidiane.

È fondamentale conoscere i costi del tuo fondo pensione, perché possono influire significativamente sul rendimento finale. Per scoprire i costi puoi andare qui e trovi la scheda costi del tuo fondo pensione oppure per un’analisi puoi compilare il seguente form (inserire link che porta alla pagina analisi gratuita)

I contributi versati nei fondi pensione sono deducibili fino a un massimo di 5.164,57 euro all’anno. Inoltre, i rendimenti sono tassati in misura agevolata rispetto ad altri strumenti finanziari, 20% rispetto al 26%, garantendo un ulteriore risparmio fiscale.

Sì, è possibile trasferire il proprio capitale accumulato da un fondo pensione a un altro, dopo 2 anni dall’adesione. Questo ti permette di scegliere soluzioni più vantaggiose.

Per il risparmio fiscale. L’aliquota fiscale che si applica sul riscatto del fondo pensione va riducendosi dello 0,3% per ogni anno di contribuzione oltre il quindicesimo anno di adesione. Dal 35° anno in poi la tassazione è ridotta al 9%.

Per l’interesse composto. I piccoli versamenti fatti in modo costante nel corso del tempo possono, grazie all’interesse composto, compensare il gap previdenziale.

Esempio: 100€ versati per 30 anni potresti accumulare oltre 200.000€ con soli 36.000€ versati.